Questa è stata la settimana contro la violenza sulle donne. In Città alta, in piazza vecchia delle coperte hanno ricordato la lotta contro la violenza sulle donne, questo grande progetto collettivo andrà a favore del progetto Sosteniamole del Centro Anti Violenza Aiuto Donna – Uscire dalla violenza.
In tutta la città sono apparse panchine e scarpe rosse per sottolineare l'importanza del problema e il rispetto verso le donne.
Nonostante per tanto tempo si è lottato a favore della donna ancora oggi c'è ancora molta violenza.
Nel nostro piccolo possiamo portare ascolto, conforto, solidarietà e comprensione.
RIDAMMI IL ROSA
Pietro Ferrara
Un abbraccio tutt’altro che amore
mi hai dato forte
e ho provato un dolore profondo,
dell’anima.
Mi hai levato un po’ tutti i colori.
Compreso il rosa.
Son scomparsi i sapori vitali,
le favole.
Il mio sole è ormai freddo e oscurato,
vita gelata,
per l’istante rubato furtivo,
nell’intimo.
I tuoi segni lasciati flagranti,
stigma perpetua,
non nel corpo ma giù dentro al cuore,
eternità.
Troppo tempo è trascorso in silenzio,
pioggia dagli occhi,
per il bene di chi ci sta intorno,
più piccoli.
Oggi è tempo di uscir dalla nebbia,
quiete violata,
rivedere le stelle del cielo
che brillano.
Basta spalle voltate e silenzi,
porte serrate,
è un’orchestra che cerca strumenti,
incantesimo.
Non mi sento più sola e ferita,
stammi vicino,
anche tu coi tuoi mille da fare
ascoltami.
In tutta la città sono apparse panchine e scarpe rosse per sottolineare l'importanza del problema e il rispetto verso le donne.
Nonostante per tanto tempo si è lottato a favore della donna ancora oggi c'è ancora molta violenza.
Nel nostro piccolo possiamo portare ascolto, conforto, solidarietà e comprensione.
RIDAMMI IL ROSA
Pietro Ferrara
Un abbraccio tutt’altro che amore
mi hai dato forte
e ho provato un dolore profondo,
dell’anima.
Mi hai levato un po’ tutti i colori.
Compreso il rosa.
Son scomparsi i sapori vitali,
le favole.
Il mio sole è ormai freddo e oscurato,
vita gelata,
per l’istante rubato furtivo,
nell’intimo.
I tuoi segni lasciati flagranti,
stigma perpetua,
non nel corpo ma giù dentro al cuore,
eternità.
Troppo tempo è trascorso in silenzio,
pioggia dagli occhi,
per il bene di chi ci sta intorno,
più piccoli.
Oggi è tempo di uscir dalla nebbia,
quiete violata,
rivedere le stelle del cielo
che brillano.
Basta spalle voltate e silenzi,
porte serrate,
è un’orchestra che cerca strumenti,
incantesimo.
Non mi sento più sola e ferita,
stammi vicino,
anche tu coi tuoi mille da fare
ascoltami.
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