Non sarà un'avventura

 Sabato 9 settembre un gruppo del Centro Diurno ha partecipato al viaggio équus organizzato dalla Fondazione E. Bosis da Verdello a Brigano Gera d'Adda.

Abbiamo colto l'occasione di questa iniziativa per parlare dei viaggi équus passati e dei viaggi avventurosi di ognuno di noi. Ecco i ricordi più significativi:

  • Per me il viaggio équus più bello è stato con meta Torino in un parco immersi nell'oasi di pace. In questa occasione abbiamo visitato lo stadio della Juventus appena restaurato.
  • Ricordo i viaggi in moto ai vari passi di montagna e le vacanze in campeggio; prima di ammalarmi ero uno spirito libero. Ora non ce la farei più.
  • Il mio viaggio più avventuroso è stato un capodanno: partiti a piedi da Carona in mezzo alla neve per arrivare al rifugio "Armentarga", rifugio vicino al Calvi. Non lo rifarei perché ho sofferto molto freddo.
  • La mia vacanza avventurosa è stata a 18 anni con un amico a Schilpario in tenda.
  • Il viaggio équus che mi ricordo come più avventuroso è stato quello invernale nella bassa Bergamasca: ho avuto molto freddo.
  • Ricordo la vacanza a Viserba con un amico con una tendina in campeggio.
 Ci auguriamo altri viaggi avventurosi come bagaglio di esperienza.





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